10 settembre 2012

La prigione degli altri al Milano Film Festival




IMMIGRATION TIME - ENTRATE E USCITE

venerdì 14 settembre ore 17:30 - 19:30
Scatola Magica del Teatro Strehler
INGRESSO LIBERO


Appuntamento al Milano Film Festival organizzato dal Naga e da Terre di mezzo
dedicato ai temi della migrazione.


LA PRIGIONE DEGLI ALTRI di Alessandro e Mattia Levratti per il Naga. Attraverso alcune interviste il film  apre una riflessione attorno alla funzione delle carceri italiane nella gestione del fenomeno dell'immigrazione. Tali interviste, realizzate ad alcuni immigrati oggi agli arresti domiciliari, da una parte ripercorrono il loro vissuto drammatico all'interno delle stesse carceri, dall'altra creano un discorso corale sui concetti di cittadinanza, riabilitazione e funzione sociale e culturale del carcere nella società.
"In Italia, da quasi 20 anni, il sistema carcerario è il baricentro delle politiche e della legislazione sull'immigrazione. Questo sistema ha fallito i suoi scopi. Non riduce la microcriminalità, la riproduce. Il sistema carcerario è una macchina che alimenta il risentimento, la paura e l'emarginazione. Non recupera né riabilita quasi nessuno. È figlio di una società ossessionata dal respingimento e priva d'immaginazione".

LA VITA CHE NON CIE - L'Amore ai tempi del CIE di Alexandra D'Onofrio con la collaborazione di Gabriele Del Grande
Un bambino di cinque anni che si ostina a chiedere alla mamma dov'è finito papà e perché non torna più a casa. Le mani di un ragazzo innamorato che tremano scosse dalla rabbia in una gabbia, un attimo prima della rivolta. E il limbo di un uomo che da ex prigioniero si prende cura degli amici ancora dietro le sbarre, contando i giorni che mancano alla loro uscita. Sono le storie di Kabbour, Nizar e Abderrahim. Tre nomi per raccontare le vite che stanno dietro alle statistiche della macchina delle espulsioni. Così la regista Alexandra D'Onofrio prova a ribaltare l'estetica della frontiera. Affinché i numeri del Viminale tornino a essere uomini e donne in carne e ossa. Con una storia che va oltre il Cie, che ha un prima e un dopo, un dentro e un fuori la gabbia. E con un dato universale, che sia l'amore, la paternità o la solitudine, in cui tutti noi ci possiamo identificare per avere la certezza che nel 2012 viaggiare non è e non può essere un reato.

FRONTIERE DI CARTA - Un'inchiesta di Terre di mezzo
Settembre 2012 verrà ricordato come il mese dell'ennesima sanatoria all'italiana, per regolarizzare migliaia di migranti che vivono e lavorano nel nostro Paese. "I (mal) visti" -la nuova inchiesta di Terre di mezzo street magazine, curata da Lorenzo Bagnoli, Pape Ndiaye e Dario Paladini- racconta come la maggior parte di loro non siano arrivati in Italia su uno dei tanti barconi della speranza, ma con un normale visto turistico. Ogni anno le nostre 126 ambasciate e 92 consolati sparsi nel mondo ne rilasciano oltre 1 milione, affidando le pratiche a multinazionali specializzate. Un business che fa lievitare i costi per il turista/migrante, diviso tra le trappole della burocrazia e la tentazione di rivolgersi al mercato nero.

CITTÀ IN MOVIMENTO è un progetto che comprende la raccolta di video girati con videocamere, telefonini, macchine fotografiche dalle comunità straniere che vivono a Milano, allo scopo di creare un archivio di nuovi sguardi sulla città in prima persona.
I temi della raccolta sono l'autorappresentazione dei nuovi cittadini e le nuove forme di ritualità urbane.
I video possono essere stati girati con videocamere, telefonini, macchine fotografiche e possono riguardare occasioni pubbliche o momenti di quotidianità "privata", riti religiosi, eventi sportivi, matrimoni, riti tradizionali, feste, balli, pranzi, concerti, pic nic al parco, mercati... purchè siano stati girati nella città di Milano.
I video possono essere caricati online o depositati in uno dei Punti di Raccolta di Città in Movimento. La raccolta è aperta fino a novembre 2012. Scarica l'invito all'Immigration Time di Città in movimento.